La boxe, è uno sport che ha una quantità innumerevole di appassionati e, sempre più praticanti. Ma sono molte le persone che anche se attirati da questa disciplina, non se la sentono di salire su un ring per il timore del contatto fisico.
Soprattutto in pieno inverno che è alle porte, quando i ritmi della vita saranno al massimo, insieme all’aggravante del lockdown alternato, avremo tutti bisogno di fare sport. Con questo tipo di allenamento potremo allenarci in sicurezza sempre e per ora anche da casa ma divertendoci e raggiungendo risultati che vi descriverò con l’aiuto di Matteo Deiana, pugile di professione dal 2019.
Ma anche, post expertise sul campo, visto che ho voluto provare sul campo un paio di allenamenti che vi anticipo, da persona allenata che vive lo sport ogni giorno … mi hanno entusiasmato, divertito e sorpreso.
Arrivo a Matteo, tramite la mia amica del liceo Carla con cui, nonostante gli anni, le distanze fisiche e della vita in generale, abbiamo tenuto a non perderci di vista.
Teo (così si chiama per gli amici), è suo figlio. Sapevo che era un ragazzo super sportivo e Carla me ne parlava spesso e continuava a dirmi, vedendomi nei miei allenamenti, “..sarei curiosa di vederti allenare con mio figlio”.. E così un mesetto fa, durante una nostra chiacchierata mi racconta dell’ultimo incontro di boxe di Teo e scopro che, in realtà non è solo molto sportivo ma, è un pugile professionista.
E così ho pensato: “forse la mia amica mi sopravvaluta, giusto un attimo?1
Già a fine telefonata ero convinta di voler andare a conoscere il mondo della boxe e Teo ovviamente e, non solo come pugile.
Sono una curiosa per DNA e trovo che la curiosità ti porti a scoprire cose belle (parliamo ovviamente di curiosità sana). Oltre a ciò, mi piace mettermi alla prova e uscire (ogni volta che posso) dalla mia zona di confort anche negli sport.
Dalle foto e dai video sul suo profilo IG e dalla voce pacata e sicura, Teo da più l’idea di un uomo vissuto che non di un ragazzo.
Alle mie perplessità di fare lezione con il gruppo di boxe in palestra (ancora si poteva – pur senza contatto fisico) …mi tranquillizza dicendomi che in caso mi avrebbe prestato lui i guantoni e soprattutto un po’ più di attenzione visto che gli altri conoscevano già i movimenti.
E così di venerdì inizia la mia full immersion a Gozzano nel mondo dello sport da combattimento per eccellenza, la Boxe; ospite di Matteo e della palestra “Vecchia Maniera” una palestra che non mi aspettavo. A parte gli spazi ben organizzati, puliti e moderni mi ha stupito in attesa per le formalità di ingresso con misurazione temperatura, ecc.. lo spirito di “famiglia” che accoglieva i soci e la gentilezza del personale, davvero bello!
Matteo Deiana nasce a Borgomanero nel ’94 ma cresce e tutt’ora vive a Gozzano, un paesino sul lago d’Orta in provincia di Novara.
Il primo approccio allo sport di combattimento avviene nel 2008 con la kick boxing ma alla fine il suo vero amore è sempre stata la Boxe e decisamente con il fine proprio di combattere.
Nel 2012 entra per la prima volta nella palestra Vecchia Maniera e inizia ad allenarsi con Boris Viale, colui che identifica non solo come Il suo maestro ma come una guida e un secondo papà.
Ed è sempre lui, a sorpresa a fine incontro insieme a Federico Moia, il suo preparatore che gli comunicano nel 2019 ,dopo la vittoria della cintura piemontese Elite, il passaggio a professionista.
Matteo Deiana a soli 26 anni e con un match vinto scala la classifica mondiale dalla posizione 900 a 200 e in Italia risulta essere decimo.
Ed io penso che ho avuto una bella opportunità di fare due sessioni di allenamento, una in gruppo il venerdì sera (un bel 90 minuti) ed una in singola il sabato mattina con lu.
Il corso di boxe inizia con un riscaldamento tecnico con anche una corsa all’indietro o il passo dell’oca che vi assicuro, per nulla banali oltre ad una quantità inverosimile di push up esercizio all’interno di un AMRAP con tre esercizi senza pause e della durata di 10 minuti.
Ma… me la sono cavata e direi anche piuttosto bene visto che, nonostante non avessi mai fatto boxe e l’età non esattamente da “sgarzellina”, sono arrivata in fondo, nemmeno molto sudata a paragone di ragazzini fermi prima del gong.
Una volta caldi arriva il momento del lavoro tecnico e del sacco … ed ho avuto un compagno di allenamento davvero speciale come gentilezza e” attitude” e poi Teo che come maestro è incredibilmente dotato.
Teo è un maestro che pretende la precisione da ogni allievo ma ha modi simpatici e pacati per spiegare e rispiegare ma soprattutto trasferendoti la ragione per cui un movimento che sembra ovvio comporti un coinvolgimento solo della parte alta, in realtà parta dalle gambe e prima ancora dai piedi.
Le persone nel gruppo noto che lo guardano con ammirazione e rispetto e quell’affetto che si riserva ad un amico caro.
La mattina dopo ero così motivata ed emozionata di fare la mia lezione singola che nonostante la lezione della sera precedente, ho aperto gli occhi prima della sveglia e ho scoperto un allenamento che coinvolge tutto il corpo ma anche la mente. Tutti i pensieri negativi si volatilizzano e le endorfine che sviluppi nella corsa sono le stesse che hai colpendo il sacco e muovendoti continuamente facendo il lavoro con i colpitori…
Quello che ho imparato dal mio stage con Teo è che questo sport anche se praticato solo in allenamento ti porta ad avere un alto consumo calorico a migliorare la capacità e resistenza cardiovascolare e respiratoria lavorando sulla tonificazione e sul potenziamento muscolare. Ma è un allenamento anche di stimolo al cervello visto che è li la centralina che modula velocità, reattività e ingegno strategico per anticipare l’avversario.
Ma Teo non è solo un professionista serio anzi serissimo è anche un ragazzo con un animo bello e molto generoso. Ci fermiamo infatti a prenderci una (meritata direi io…) colazione dopo il secondo allenamento che mi fa fare in singola il mattino seguente e mi racconta un po’ di lui anche extra boxe.
Parliamo anche della tragedia COVID e del suo impegno sociale quando per esempio a Marzo si è mobilitato per la protezione civile coinvolgendo Regione e Provincia per una raccolta di generi alimentari da distribuire alle famiglie bisognose ripresa poi simile per la Caritas, solo per i bimbi da 0 a 3 anni, nel mese di ottobre scorso.
Mi racconta anche che al momento è single e riconosce che non è facile essere la fidanzata di un pugile giovane che, si allena due volte al giorno e che deve stare attentissimo alla dieta e possibilmente a nanna presto.
Intanto che scrivo e ho lo sguardo sui miei appunti, lui parla accanto a ame e per un attimo la sua età potrebbe essere in avanti di almeno 10-15 qnni e questa volta glielo dico e lui, con quel sorrisino un po’ malizioso ma sincero di chi è anche orgoglioso di sembrare più vecchio e mi confessa che gli capita spesso che lo prendano per uno più grande.
Ed infine, mi dice anche una cosa che trovo in sintonia con ciò che vi raccontavo un po’ più sopra… Matteo Deiana è una di quelle persone che non si nascondono ne vogliono vincere facile… infatti mi dice che sta aspettando una risposta importantissima per un ingaggio internazionale e se passa… volerà fuori dall’Italia.
Teo mi dice: “potrei rimanere in Italia più cautelato, ma io sono uno che voglio confrontarmi con chi è davvero forte e realizzarlo il mio sogno alla grande”.
Chissà, magari lo vedremo tra qualche anno in cima alla classifica mondiale ed io avrò fatto una delle prime interviste ad un campione di boxe ma soprattutto ad una persona speciale.
Forza Teo, tifiamo per te!
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