SOLIDARIETA’ FEMMINILE – Special Guest GAIA GIORGINI, fotografa per passione.

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Si è vero dobbiamo restare ancora a casa (spero solo un pochino) ma oltre alla liberta di correre fuori per quanto voglio mentre sorge il sole sulla città, mi mancano le mie piccole o grandi (dipende dai punti di vista), carezze della vita.

Mi sembrano secoli che non vado in quel luogo che è “casa” per molte persone e lo è anche grazie alle persone che ci lavorano da tutto ciò che è legato al fitness Direttore del centro, personale reception, istruttori e personal trainer ma anche le signore delle pulizie (io ho la mia preferita che si chiama Mary) i manager nascosti dietro le scrivanie,  i manutentori,… fino alle persone che stanno dietro al bancone del ristorante per arrivare al centro benessere e Spa dove una piega dopo l’allenamento e prima della seratona, è una coccola ormai dimenticata.

Un luogo, la mia palestra dove vado ormai da vent’anni, che ha cambiato nome ma che è nata come il centro fitness più all’avanguardia d’Italia, la Down Town – grand opening anno 2000.

Lì ho praticato lo sport che mi piace tanto, conosciuto persone anche solo per un caffe e due chiacchiere o che sono diventati amici e amori importanti.

Ed è proprio a proposito di amicizia tra donne, che per me è una questione di feeling, di energia che non vedi ma puoi quasi toccare…in questo luogo magico,  incontro anche una persona speciale che sulle donne non racconta con le parole ma con le immagini e che come me, crede nell’amicizia donna – uomo ma anche nella solidarietà femminile

Gaia, il sorriso che illumina una stanza buia e gli occhi vivaci di una bambina curiosa che mi hanno colpito insieme a questi modi gentili.

La primissima volta che la incontrai era seduta sui divanetti del bar ed io stavo arrivando a fine workout per prendere un caffè e avvicinandomi al tavolo in condivisione sui divanetti le chiesi se poteva darle fastidio che appoggiassi la borsa. Mi disse “ma no figurati” e da li iniziammo a chiacchierare robe da femminucce e del calisthenics ma non mi disse che amava la fotografia ma lei ha proprio una passione che ho provato e che vorrei raccontarvi.

La nostra prima macchina fotografica sono gli occhi e Gaia fa la fotografa da che ha memoria.

E’ una passione che l’accompagna da sempre come quella di viaggiare e scoprire il mondo. La fotografia è la sua visione e il suo tributo alla vita.

Una vita dove per lei ogni singola cosa è degna di nota e vale la pena di essere ricordata ma in particolare, dove ogni persona è unica con una storia incredibile da raccontare.

Le piace sempre infatti, conoscere le persone che fotografa, chiacchierare molto con loro e non solo per metterle a proprio agio ma anche per scoprire la loro personalità e conoscere la loro storia.

Le donne lei le racconta da dietro la macchina fotografica ma in quelle tre ore di shooting se tu vuoi, può diventare la tua migliore amica o sorella e così facendo credo che per ognuno trovi la macchina più corretta e/o la modalità con cui scattare per meglio raccontare la dolcezza, la fierezza, l’intimità o il coraggio che predomina nei DNA di coloro che hanno il coraggio di mettersi davanti ad un obiettivo.

Parlo di coraggio perché sembra facile… ma già quando entri in uno studio tutto bianco con questi occhi meccanici posizionati ai lati e ti vai a cambiare …almeno io mi sono chiesta: “ma cosa ci faccio qui che le faccio perdere tempo” e poi invece esperienza divertente, bellissima. Mi sento di dire alla scoperta della propria anima e nel mio caso,  parte di quel prendere coscienza e consapevolezza di lati deboli e forti non solo del tuo involucro ma soprattutto della tua parte caratteriale.

Chiedo a Gaia di descrivere cosa sia immortalare in uno scatto le donne e lei mi risponde: “Fotografare le donne per me è sempre un’esperienza affascinante, un’emozione forte. Le donne sono universi complessi, sfaccettati” E continua la sua descrizione che trovo così puntuale: “Quello che spesso mi colpisce di più sono i loro diversi aspetti in contrapposizione, quello che per l’arte è l’equivalente del contrappunto.  Forme delicate, morbide apparentemente fragili in contrasto con sguardi fieri, sicuri e personalità d’acciaio”.

E quando con uno scatto riesce a cogliere questa meravigliosa alchimia mi confessa: “in quell’istante, è come se avessi creato un’opera d’arte ed è una grande soddisfazione”.

“Di te mi hanno colpito tanti aspetti ma uno più di tutti che mi ha davvero riempito di ammirazione nei tuoi confronti e di cui ho parlato persino a Diego,  il nostro personal trainer”.

Capite che mi sono incuriosita, parlarne con il nostro PT ? E visto che mi sento sempre non abbastanza bella, non abbastanza allenata e per nulla fotomodella… e allora cosa potrà essere?

E lei mi spiega che provenendo dal settore della moda, spesso è portata ad abbondare nella postproduzione, per creare la foto perfetta.

E continua: “Quando mi hai chiesto (ridendo) il perchè ti avessi eliminato le rughe e che non ti sembrava corretto “bleffare”..  mi hai davvero sorpresa e ho pensato:  ‘guarda questa qua che forza della natura, una che non si è fatta schiacciare dal conformismo e dagli stereotipi delle donne paurose del tempo che avanza”.

Che dire… non ci avevo proprio pensato a questo aspetto.

Mi rattristava da ragazzina vedere qualche amica dei miei, vittima di una chirurgia plastica che le rendeva magari molto più giovani ma poco eleganti e snaturate della loro bellezza e solo per paura di qualche segno del tempo che passa.

Lo ammetto ho un DNA che sin da ragazzina mi ha aiutato a dimostrare sempre meno anni di quelli che ho e per questo non mi sono fatta mai problemi a festeggiare i compleanni e a dire l’età a chi me lo chiede.

Ammiro comunque le donne di qualsiasi età (anche molto avanzata) che si tengono bene con lo sport, le famose punturine o qualsivoglia sistema ma possibilmente senza stravolgere i lineamenti.

Alla fine la bellezza non è data solo dall’involucro, tutto parte da dentro, dall’energia, dalla tua anima, dalla mente e, se un uomo vuole vedere solo la pura bellezza, allora forse non è in target con chi volete accanto voi. Vi abbraccio.

Photo by GAIA GIORGINI Profilo IG Gaiag17  – Sito www.gaiagiorgini.it

Di |2020-05-21T10:48:09+02:0017 Aprile 2020|Connect|2 Commenti

2 Commenti

  1. Katya 18 Aprile 2020 al 22:14 - Rispondi

    Questo Covid in fondo ci ha reso consapevoli che “casa dolce casa” non è propriamente dove abitiamo, bensì dove ci sentiamo noi stesse al meglio, dove abbiamo modo di esprimerci come donne, dove possiamo percepire la potenzialità della nostra femminilità , dove le labbra assumono il sorriso della vita, dove lo sguardo s’illumina di soddisfazione, dove l’anima si tinge del candore della serenità, dove i sogni trovano la dolcezza dell’appartamento, dove il tempo diviene immagine di primavera, dove riusciamo a immortalare l’attimo eterno della felicità …

    • Terry 30 Aprile 2020 al 13:30 - Rispondi

      vero cara Katya ognuno ha dato un significato a questo Covid che ci ha costretto a casa ma dove siamo riuscite a ritrovarci un p. di più. grazie per questo commento bellissimo.

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