Chi non vorrebbe allungare l’energia vacanziera tutto l’anno? magari con un week end a poche ore dalla città ma su un’isola nel mediterraneo con un mare trasparente o come capita a me, riguardando le foto su quell’isola incantata.
Salina il cui nome antico è Didime dato dalle due vette, vulcani ormai spenti da tempo, è la mia isoletta e vi racconterò di lei e di una parte del mio passato perché so che ve ne innamorerete come molti che, sono venuti una volta e alla fine, si sono comprati una casa.
Il mio papà è stato il medico dell’isola quando ancora la nave arrivava una volta a settimana e le donne dell’isola raccoglievano i polipi praticamente a riva.
Parliamo di circa 50 anni fa.
Ho scoperto Salina che non avevo nemmeno un anno e per noi fratelli, l’isola diventava la nostra meta estiva.
Da giugno a settembre solo costume, pareo e piedi nudi e questa “mise” noi la usavamo ancora quando i milanesi non avevano scoperto Formentera.
Ogni anno, l’emozione del viaggio, quando non vedi l’ora di sbarcare da nave o aliscafo per salutare i primi amichetti sull’isola, quelli con cui dividerai i tuffi al porto, le scorribande in motorino, le serate in discoteca di nascosto e i primi amori.
L’ isola ha fatto parte della mia vita con i suoi profumi, colori, ritmi lenti e con i suoi cieli meravigliosi dove le stelle si possano quasi toccare, tanto sono vicine…
Poi la vita va avanti inesorabile, si diventa grandi e spesso il collante che è opera di papà e mamma viene meno e la routine si interrompe. Le mete diventano altre, si ha voglia di scoprire nuovi continenti, si seguono fidanzati che amano vacanze diverse…ma poi ognuno con i suoi tempi, ritorna sull’isola.
Pochi mesi fa è toccato anche a me. Dopo sette anni di assenza, all’improvviso una nostalgia inguaribile di Salina e forse di quel medico dell’isola che aveva stregato proprio in un estate di un po’ di anni fa un’austriaca bellissima e solare, la mia mamma.
Un’isola magica che ti rapisce piano e non puoi opporti.
Arrivo al tramonto, scendo dall’aliscafo e subito sento il profumo intenso di gelsomino mischiato a quella brezza meravigliosa che solo sulle isole ti avvolge. Sono come da bambina, agitatissima. Sto calpestando di nuovo la passeggiata sul porticciolo dove giocavo a nascondino, tanti i ricordi che riaffiorano e occupano la mente.
Magari vi siete già innamorati e ci ritroveremo presto in qualche splendida caletta dell’isola o magari in uno dei localini ad assaporare la malvasia quella che molti hanno definito “il nettare degli Dei….”. Salina vi aspetta. Che dite?
PS: nel caso vi fornirò info su dove dormire e mangiare e anche qualche segreto dell’isola…
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