MONDELLO. Quando il mare sembra una piscina e il cielo si confonde dentro di lui.

Home/Connect/MONDELLO. Quando il mare sembra una piscina e il cielo si confonde dentro di lui.

I milanesi (per la maggior parte), sono soliti scegliere per i loro weekend fuori stagione, località esotiche e trendy come Ibiza o Formentera ma in media l’arrivo in spiaggia è  a sei ore di distanza.

Io sarò monotona ma, la mia meta in questi ultimi sette anni è sempre stata la Sicilia con il calore non solo del clima ma anche delle persone che ho incontrato e che in parte sono diventati i miei amici, di quelli con la A maiuscola.

Una location dove in sole tre ore a partire dall’aereoporto di Malpensa riesci ad essere in spiaggia davanti ad un mare caraibico con la possibilità di fare un tuffo anche ad ottobre.

E così, anche se un po’ in anticipo rispetto agli anni precedenti, anche quest’anno inizio la stagione “mare” a Mondello nel ponte del primo maggio.

Mondello è un piccolo borgo racchiuso fra Monte Pellegrino e il monte Gallo. Una delle località turistiche più famose del capoluogo palermitano da cui dista solo 12 km.

La sua spiaggia è caratterizzata da una sabbia finissima di colore bianco, che ricorda quella delle isole tropicali ed è circondata da viali alberati, case e palazzi in stile liberty, club nautici e circoli esclusivi.

E’ una storia lunga ma diciamo che ho avuto la possibilità nelle mie mini vacanze di stare in uno di questi circoli, l’Euroyachting, posizionato sull’antico stabilimento balneare, una palafitta liberty, la creatura più bella del golfo.

La sua costruzione venne avviata nel 1911 sulla base di un progetto elaborato dall’architetto Rudolph Stualker e la realizzazione fu affidata all’impresa di Giovanni Rutelli, figlio del noto scultore Mario Rutelli, che riuscì a costruire un edificio resistente all’azione corrosiva dell’acqua e della salsedine

Lo stabilimento pur con le modifiche al progetto originale, si presenta ancora come un tempo: un edificio su piattaforma a palafitte (ben 164 piloni affondati nell’acqua, più 10 per la passeggiata di collegamento) che ancora oggi sembra voler abbracciare i borghi di Valdesi e Mondello.

Anche quest’anno e nonostante il tempo non fosse ancora “aggiustato” (come dicono i siciliani)… sono riuscita a stare un giorno in costume affacciata su quella distesa blu cobalto. Stai lì,, come sul ponte di una nave e puoi sognare di essere in una meravigliosa crociera alle Maldive perché i colori del cielo e del mare sono gli stessi.

Ma ciò che mi riporta in Sicilia sono i siciliani che non sono aperti punto e che non si danno a prescindere. I siciliani sono gentili con tutti ma ti studiano, specie a te che sei del Nord e magari un po’ “ciuccia nebbia”.

Ma poi, se gli piaci, ti mettono in mano il loro cuore.

E ciò che appare evidente é il grande amore e l’incredibile gentilezza, a tratti persino formale, che si percepisce nei comportamenti delle persone, quelle “normali”, quelle che ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere nella mia vita e anche durante questa bellissima vacanza.

Per un siciliano, essere ospitali e far sentire a casa un ospite o un amico che viene in visita nella sua terra non è solo un piacere ma quasi un “dovere” vissuto con gioia.

Giovanni è il mio amico palermitano, un’amicizia nata per caso e che dimostra ciò che ho appena scritto sui siciliani.

Ero all’Euroyachting e stavo uscendo a correre, stranamente il pomeriggio, e mi fermai a chiedere informazioni su un ristorante dove andare per cena a Felice, allora direttore del club e di cui parlerò più avanti..

Intanto che chiacchieravo un runner con gli occhi vivaci e il sorriso simpatico che rientrava dall’ allenamento si fermò e con modi garbati mi invitò a cena sentendo che avrei cenato da sola e mi diede anche indicazioni su un nuovo percorso di corsa, la strada nella riserva di capo gallo che dopo una salita ti fa arrivare ad un faro da dove puoi ammirare il mare… incantevole!

Si perché qui gli uomini hanno questa galanteria, formalità, questa evidente mascolinità che, con il maschilismo non ha nulla a che vedere e che per me, è un valore aggiunto incredibile.

Ma come d’altronde ho conosciuto diverse donne siciliane, alcune sono di una bellezza rara, sensuali, semplicemente “femmine”,magari sospettose all’ inizio ma poi se riesci a guadagnarti la loro fiducia avrai amiche per sempre.

Per un siciliano l’amico è Amico con la a maiuscola. Bisogna farlo stare bene. Dedicargli tempo, rendersi utile, mostrargli le bellezze della propria terra, ridurre i problemi, qualora dovessero essercene.

Giò è l’emblema dell’amicizia. Ed io prima o poi, spero di avere il piacere di ricambiare tutto questo nella mia città.

Altro punto di riferimento per le mie scorribande a Mondello è il Palace Hotel.

Si perchè la mia vacanza ideale si completa se trovo una camera al Palace, location magica con un giardino bellissimo e personale attento e gentile ad ogni esigenza di un cliente.

Forse perché a capo dei quaranta dipendenti c’è il Signor Attilio Cessati.

Lo conosco sempre grazie a Felice circa 5 anni fa. Un uomo molto british style, professionale, longilineo e brizzolato ma molto siciliano nella gentilezza.

Mi fermo a chiacchierare con lui perché sono curiosa…

Scopro che è il direttore del Palace da 37 anni. Dopo essersi diplomato nel ’77 e aver girovagato tra Svizzera e nord Italia, insegue l’amore e ritorna a Palermo.

I clienti del Palace mi racconta, sono sempre persone di livello alto e gran parte degli stranieri sono giapponesi, americani, tedeschi e da poco anche serbi.

E poi relativamente al tipo di giornata lavorativa, mi dice “mai la monotonia, ogni giorno per me è una sorpresa”.

Last but not least… Felice, occhi di ghiaccio che a prima vista sembra più svedese che siculo (ma si sa l’invasione normanna ha lasciato la sua traccia in sicilia…).

Lo incontro sette anni fa quando in una bellissima mattina di inizio estate arrivo a Mondello per il mio week end di sport e sole e chiedo gentilmente se pagando, avrei potuto stare un paio di giorni in quel lido così unico…

Felice si può dire che calpesta lo stabilimento balneare dall’età di tre anni visto che il papà restauratore dello stabilimento, lo portava con sé.

Nel 1996 inizia a lavorare come assistente bagnante ma si fa notare per impegno e competenza. Infatti nel corso degli anni, prende svariati brevetti (salvataggio, primo soccorso in mare e a terra, primo livello sub, ecc..) e dal 2010 al 2017 assume il ruolo di responsabile della struttura.

E’ stato anche organizzatore e coordinatore di manifestazioni come il campionato italiano al beach volley Mondello nel 2017 o del “windsurf world festival” per diverse edizioni… insomma non un dipendente che timbra il cartellino ma una persona che ama lo stabilimento come se fosse suo, uno che conosce la materia e sa come muoversi.

Dallo scorso anno, con il cambiamento all’interno della società Italo-Belga proprietaria in concessione demaniale dello stabilimento e il subentro delle nuove generazioni della famiglia Castellucci, viene nominato Giovanni Talamona (un membro della famiglia) come responsabile dello stabilimento mentre Felice è il nuovo responsabile tecnico e logistico.

Per me Felice è semplicemente una persona speciale che ama la famiglia e che con me si è sempre adoperato con gentilezza e facendomi sentire “a casa”.Riusciamo a vederci solo poche volte all’anno, in occasione delle mie fughe al mare in poche ore da Milano…ma comunque, lo considero parte di un pezzo bellissimo della mia vita, quella su un isola meravigliosa che mi fa sentire molto più vicina al mio papà.

Siete in tempo per organizzarvi qualche weekend prima di agosto o anche in autunno. Affrettatevi, oltre al mare color cobalto, al calore del sole e delle persone vi aspetta una cucina superlativa.

 

Di |2019-06-27T15:13:14+02:009 Maggio 2019|Connect|2 Commenti

2 Commenti

  1. Betty 10 Maggio 2019 al 12:08 - Rispondi

    voglioooo vivereeeee su quel pontileeeee :-))))

    • Terry 10 Maggio 2019 al 12:32 - Rispondi

      Posso chiedere se cercano receptionist😂😂battute a parte Betty e’ spettacolare quel balcone e la vista rigenera mente e anima bacetto

Scrivi un commento