Se tu fossi stato un soldato durante il regno di Sparta – 600-400 a.C. o un manaco shaloin in Cina nel 527 d.C., di sicuro avresti praticato il Calistheniìcs per combattere o per difendere il tuo manastero.
Si ritiene infatti che le origini del calisthenics siano molto antiche. Ne troviamo menzione in una relazione sulla guerra di Sparta, fatta da un esploratore persiano prima della Battaglia delle Termopili che, interpretava quei movimenti strani, come una forma di danza e un segno di debolezza.
Mai ci fu Interpretazione più errata. Il calisthenics infatti, che etimologicamente deriva dal greco Kalòs (bello) e sthenos (forza), è prevalentemente incentrato sulla ricerca della forza.
Non è semplice fornire una definizione precisa di questo sport a causa delle intersezioni che ha con il mondo della ginnastica artistica, il fitness sportivo e la ginnastica acrobatica.
E’ una disciplina che coinvolge tutte le grandi masse muscolari del corpo, attraverso esercizi dinamici, isometrici e di mobility, inizialmente abbastanza semplici e comunemente usati nella preparazione fisica di qualsiasi altro sport.
Si sfrutta principalmente il peso corporeo, la forza di gravità e la variazione delle leve come “sistema” di gestione del carico.
Il calisthenics mette in atto un miglioramento fisico visto che numerosi sono i benefici di questo llenamento che variano, dall’’aumento della densità ossea al miglioramento della tenuta delle componenti connettive articolari e della postura ma anche l’aumento dell’efficienza neuromotoria, del volume muscolare con conseguente miglioramento del metabolismo e riduzione della massa grassa.
Di sicuro ognuno ha i propri obiettivi nel scegliere questa disciplina ma è indubbio che il Calisthenics attrarrà per forza di cose anche coloro che hanno come obiettivo puramente il lato estetico. In questo non vi è nulla di male, ma è doveroso sottolineare che il calisthenics non è questo.
Il Calisthenics si collega all’antichità, alla ricerca della forza, per essere pronti a combattere, come quando Leonida, nella battaglia delle Termopil, rispose a Serse che gli intimò di arrendersi e consegnare le armi: “Venite a prendervele!”. Ed è proprio questo che ogni “calisthenico” pensa quando sta affrontando un nuovo obiettivo: ”Mai mollare fino alla fine!”. Un allenamento che può risultare molto utile anche per la vita di tutti i giorni.
Nessuno può nulla contro forza e determinazione.
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