Il Biohacking è una forma mentale. Special guest Stefano Santori

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Il BioHacking è un concetto ampio che segue la regola del “Se possiamo trasformare le macchine e renderle perfette, possiamo farlo anche con la vita biologica”. Può coprire una vasta gamma di attività, dagli esperimenti scientifici fai-da-te alle tecnologie che mirano a migliorare le performance umane, fisiche e cerebrali, fino alle modifiche sul DNA.

Incredibile eh? Sono da sempre appassionata di film di fantascienza come Blade runner, Matrix ma anche 007.. e mi è sempre sembrato tutto possibile in un futuro che magari non avrei visto e invece, eccomi a scrivere di qualcosa che è più vicino di quanto immaginassi.

Come ormai sapete la mia curiosità intesa come non essere mai sazia di conoscenza e di approfondimenti è davvero il mio motore per essere legata al futuro anziché immersa in un passato prossimo, parlando come in molti fanno già prima del mezzo secolo. Carta vincente è stata per me anche, aver avuto un papà medico illuminato che nonostante conoscesse la pericolosità delle malattie era anche parsimonioso nel curare con troppe e spesso inutili medicine, partendo dal principio che l’uomo è una macchina perfetta e che la nostra prima medicina è il nostro stile di vita e sintetizzandomelo in “siamo quello che mangiamo” e ormai aggiungerei, facciamo ogni giorno.

Senza sapere ancora del biohacking come i miei amici sanno faccio sport, mi alimento senza veleni bianchi e non mi sono mai spaventata a fare la doccia finale fredda. Leggo molto in materia di sport e alimentazione e proprio un anno fa per migliorare il più possibile ho fatto un test epigenetico che ovviamente nemmeno il mio medico di base conosceva e senza essere troppo presuntuosa scommetto che l’80% di voi non sappiano di epigenetica… vi lascio andare su google perché qui vi devo raccontare cose più interessanti.

Circa un mese fa per caso, sul mio IG mi compare un video dove un coach fluttuante in immagini tridimensionali che danno l’idea del futuro, mi racconta del biohacking.

Lavorando da sempre o quasi nel mondo della pubblicità difficilmente riescono a incuriosirmi i video sponsorizzati… lui invece ha una forza infinita dettata dalla convinzione che trasmette fortissima anche con il suo timbro di voce e così sto incollata 15 minuti a questo video.

Inizio a leggere e decido che mi piacerebbe ospitarlo nel mio spazio “connect” e così gli scrivo.  Prevale sempre il mio entusiasmo ma senza aspettative, scrivo sul suo sito e vedo il form preconfezionato (in verità penso: “Ma figurati sto guru che mi risponde… sarà il suo team che manderà la solita risposta “politically correct”) invece in mezz’ora ho la risposta di lui in persona.

Parlo di Stefano Santori, energia che leggi negli occhi (anche attraverso il PC), più di mezzo secolo ma non gli daresti mai l’età che ha, formatore di super manager e amministratori delegati di grandi aziende da circa 25 anni e docente master LUISS che, come i più illuminati hanno fatto durante il lockdown, si sono inventati un’attività alternativa da poter gestire magari online.

Questa di seguito la sua storia nel diventare biohacker.

Essendo un coach non potevo non essere affascinato dai concetti più ampi di benessere psicofisico e salute del corpo ma il mio approccio era per lo più quello tradizionale (palestra, dieta e qualche integratore). Non ero contento né minimamente soddisfatto dei risultati, soprattutto quelli legati all’alimentazione, che mi avevano portato a mettere su quasi 14 kg di massa grassa (che ogni tanto riuscivo ad abbassare con varie diete ma che inevitabilmente risalivano con il tipico effetto dieta YoYo).

E poi, a livello di sistema immunitario, ogni inverno infatti timbravo il cartellino dell’influenza almeno 2-3 volte, pagando il solito prezzo (febbre raffreddore tosse spossatezza).

Così ero arrivato come tanti alla triste conclusione che evidentemente, quando si superano i 40 anni bisogna abituarsi al declino delle prestazioni biologiche e, un po’ come la maggior parte fanno, mi affidavo alla medicina, ai farmaci e alle terapie, delegando di fatto la mia salute a fattori esterni e a terze persone.

Poi l’ evento scatenante e del tutto casuale che ha messo in discussione le mie certezze e le mie abitudini di vita:  sono infatti incappato in un errore sanitario piuttosto macroscopico visto che ho trascorso quasi 10 giorni in terapia intensiva, poi sub intensiva (senza di fatto stare male a parte il giorno del ricovero), per un infarto del miocardio che… non ho mai avuto!

Quindi, ho firmato per uscire a fronte di una risposta dei medici poco confortante e sempre molto vicina a “non sappiamo cosa lei abbia avuto, ma deve restare per altri accertamenti”.

Il peggio però non è stato essere diventato un paziente scomodo da studiare per curiosità medica, il peggio è stato uscire da li con una terapia farmacologica molto pesante (come se fossi effettivamente un infartuato) a base di betabloccanti e di statine, farmaci in grado di ridurre pesantemente la fisiologica produzione di colesterolo.

Le prime settimane ho seguito le loro indicazioni ma passata la paura iniziale e non convinto del mio ricovero, ho iniziato a studiare e ad eseguire esami medici molto complessi e costosi (a mie spese) che hanno confermato le mie perplessità

Naturalmente dopo poche settimane ho scoperto, da solo, di essere stato vittima di una sindrome temporanea la cardiomiopatia di Takotsubo, data da forte stress, che simula alcuni fattori tipici dell’infarto e ovviamente ho smesso di prendere tutti i farmaci (che avevano già iniziato a generare una serie pesante di effetti avversi).

Questo evento mi ha permesso di comprendere quanto fosse reattivo il mio approccio verso la salute e quanto di fatto fossi ignorante sugli aspetti più importanti relativi al funzionamento del nostro corpo. E’ così iniziai il viaggio che mi ha portato prima a studiare moltissimi testi di medicina e poi a sperimentare metodologie pratiche a supporto della salute, in primis le tecniche di respirazione.

Vedendo i  miglioramenti… Il resto lo potete immaginare. Una cosa tira l’altra e mi sono ritrovato a fare docce ghiacciate, come appreso da Wim Hof, a testare strumenti tecnologici innovativi come i PEMF(Terapia del campo magnetico) e le REDLIGHT (Terapia a luci rosse),  a stravolgere letteralmente le mie abitudini alimentari incrociando informazioni apprese da moltissime fonti valide, tra cui il padre del biohacking, Dave Asprey ed Eric Berg, uno dei più esperti biohacker in tema di metabolismo e keto.
…E corsi, libri, webinar, forum… non mi sono più fermato!

Grazie a questo approccio multidisciplinare, denominato per l’appunto biohacking, negli ultimi anni della mia vita da cinquantenne ho potuto letteralmente rivoluzionare il mio stile di vita ottenendo risultati straordinari:  dal peso forma all’incremento di muscolatura, dal miglioramento dei risultati nelle analisi del sangue alla totale sparizione, dalla mia vita, delle malattie influenzali stagionali.

Tutto questo lo utilizzavo solo per me ma è stato durante il primo lockdown causa covid che ho pensato di condividere tutte le mie esperienze con chiunque volesse percorrere almeno un pezzettino del mio viaggio verso il radicale cambiamento di approccio verso la salute psicofisica ed è così che ho fondato la prima accademia di biohacking, che ogni anno vede un numero sempre maggiore di iscritti, pronti a mettere in discussione i loro assiomi sulla salute”.

Informarsi, leggere anche di argomenti che non sono relativi al nostro lavoro come ad esempio da vent’anni faccio in tema di sport, alimentazione e per via della mia psoriasi anche addentrandomi in studi scientifici… credo sia doveroso.

La cultura rende liberi perché ci permette di pensare con la nostra testa evitando, per la pigrizia, di appoggiarci alle idee della “maggioranza”. La fame di sapere ci rende capaci di prendere decisioni e fare scelte in modo che non sia qualcun altro a prenderla per noi.

La cultura fa in modo che i nostri pensieri non si fermino alle apparenze e ci aiuta a comprendere, per esempio, ciò che per noi è salutare e ciò che non lo è; ciò che abbiamo il diritto di fare e le azioni che non ci è permesso commettere.”

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Io sto facendo la challenge proprio ora e sto imparando molte cose da applicare giorno per giorno come le tecniche di respirazione o per esempio che il fluoro è veleno e che sarebbe meglio usare un dentifricio senza..

CODICE PROMO CHALLENGE 

Di |2022-03-04T10:05:01+01:0024 Febbraio 2022|Connect|0 Commenti

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