Il cibo come connessione passa dalla conoscenza

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Siamo quello che mangiamo e non e’ mai troppo tardi per iniziare a mangiare in modo consapevole. Si perche’ la dicitura “mangiare sano” e’ spesso usata senza conoscere realmente il significato di che cibi sono indicati realmente come sani.

Premesso che non sono una nutrizionista o un medico ma solo una persona che e’ curiosa e affamata di conoscenza specie su temi come sport e nutrizione.

Sono circa 15 anni che mi informo leggendo libri e articoli o semplicemente ascoltando medici e persone esperte.

Come dicono i miei amici sono “talebanastyle” visto che semplicemente cerco di mangiare il meno possibile cibo lavorato dall’uomo. Un esempio: il riso va bene perché non ha lavorazione, lo raccolgono e ti arriva nel piatto,  la pasta invece arriva dal grano che poi viene macinato ed elaborando la farina si produce la pasta, appunto cibo elaborato dall’uomo!

Ma mangiare è una forma di connessione come preparare una cena per gli amici o semplicemente prendendoci cura della macchina perfetta che e il nostro corpo.

Provate ad immaginare di avere una Porsche e anzichè benzina fare anche solo una piccola dose al giorno di gasolio insieme alla benzina…. ebbene non ci vorrà molto perche’ il nostro gioiello abbia dei seri problemi e noi siamo esattamente così.

Sono da sempre contraria alle diete, la trovo semplicemente un pagliativo, una presa in giro che ci auto-facciamo o meglio che si auto-fanno (mai fatta una dieta in questo mezzo secolo di vita!)

Se vuoi avere salute e perché no… un fisico asciutto e scattante  dovrai modificare la tua idea di mangiare e non per il tempo di una dieta (15 giorni o un mese) ma per la tua vita.

Ma cosa significa realmente mangiare sano?

Una frase ormai utilizzata spesso è “mi piace mangiare sano”  come se la scelta di alcuni alimenti piuttosto che altri ci garantisca di mantenere un buono stato di benessere per tanti anni.

Di sicuro l’alimentazione è la base utile e necessaria per aumentare la probabilità di stare bene e diminuire la probabilità di ammalarsi. Ed è ormai avvalorato da studi e pubblicazioni scientifiche che anche nella prevenzione dei tumori e nella capacita di reagire positivamente alle cure, il tipo di alimentazione e la sua quantità siano molto importanti. Ma, mangiare sano può essere espressione colloquiale che dice tutto e niente.

Ciascuno di noi costruisce una propria credenza, la certezza che la salute passi attraverso alcune abitudini alimentari. Ci si convince che il cibo A sia ottimo e il cibo B faccia molto male o che la cottura X sia la migliore e la pentola Y riesca a cuocere gli ingredienti in modo sano. Non sempre pero’ si ha la voglia o si prende il tempo di verificare, di informarsi sulla bontà della propria scelta.

Mi è capitato qualche volta di chiacchierare con persone assolutamente certe di avere abitudini salutari. In cinque minuti di piacevole confronto poi elencavano almeno tre abitudini del tutto contrarie a ciò che oggi consideriamo utile nella prevenzione. Eppure erano convinte che fossero basate sulla logica e sull’evidenza della scienza.

Mangiare sano si può e aumenta davvero la probabilità di stare in salute, ma deve essere vero. Cioè quell’alimentazione deve essere sana sul serio, almeno nei limiti oggi noti alla scienza.

La conoscenza è fondamentale

Non si mangia solo per sopravvivere ma il cibo ha valore simbolico enorme e anche il sapore, l’odore, i colori e la consistenza ne sono parte perché sollecitano i nostri sensi

E’ sano, per esempio, mangiare tranquilli masticando con calma, magari mangiare con amici o persone che amiamo e se fatto “qualche volta”, senza badare troppo alle esigenze dietetiche.

E’ sano scegliere quali cibi, quali condimenti, quale cottura. E qui si rende necessaria la conoscenza.

Conoscere è regalare a se stessi gli strumenti per vivere meglio. Possiamo mangiare sano e vantarcene oppure convincere gli amici a fare lo stesso solo essendo certi che le preferenze alimentari non siano frutto del nostro libero arbitrio, ma la scienza abbia analizzato e compreso il valore di ciò che mangiamo.

Per finire qui di seguito indicazioni generiche ma preziose, come l’abitudine di assumere ogni giorno almeno cinque porzioni di verdura e frutta, e indicazioni specifiche e dettagliate.

Che la carne rossa aumenti il rischio di malattie cardiache e tumorali e vada limitata nel consumo infatti, alcuni tipi di cellule tumorali sono stimolati dalla carne rossa, e gli studi statistici hanno detto che mangiare tanta carne rossa aumenta il rischio di tumore e infarto o di un problema cardiovascolare.

E che studi sulla longevità hanno posto l’attenzione sull’attività fisica e sulla riduzione delle calorie introdotte: vive di più chi non mangia troppo.

Altre indicazioni specifiche sono legate alla nutrigenomica (la scienza che studia l’effetto degli alimenti sul DNA) Perché se il DNA si spezza e si altera il rischio di malattia diventa molto alto, se invece viene riparato la prevenzione diventa massima e concreta. Scegliere il cibo con cognizione quindi ha conseguenze dirette sullo stato del DNA, dei geni, della salute. E la nutrigenomica non si basa sull’intuizione personale. Informarsi sull’alimentazione con libri, web, trasmissioni scientifiche in tema alimentare (che ormai forniscono anche ottime ricette come quella qui sotto, facile e veloce e sana ma soprattutto buona!) significa  comprendere cosa sia davvero mangiare sano.

Perché mangiare sano non è una questione di parole.

Di |2019-01-17T15:16:14+01:0029 Dicembre 2018|Connect|0 Commenti

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