Due ruote e un tacco a spillo.

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Come riuscire a raccontarvi tutti gli episodi divertenti che ho vissuto in questi 25 anni di moto?  Uno però lo potete immaginare dalla foto qui accanto…

Ebbene si, un’amica mi manda questa foto con scritto “ma sei tu?” e poi mi racconta che il suo fidanzato l’aveva vista sul profilo Intagram di un amico tester di moto che vedendomi ad un semaforo nella mia mise più normale da ufficio in citta  (jeans e decolte), mi aveva fotografato e postato. Ho davvero riso molto e ovviamente commentato il suo post simpatico.

Comunque si sa… , il binomio “donne e moto” sintetizza le passioni dell’uomo affascinato dall’aria un po’ arrogante di una lei a bordo delle due ruote E non serve Mr. Freud  per comprendere i motivi che spingono l’uomo a provare un misto di stupore ed eccitazione alla vista di una donna (magari in tacchi),  a bordo di una moto.

Sarà per la posizione di guida o per quel mix inaspettato di dolcezza e aggressività, fatto sta che la donna “amazzone da asfalto” quando tiene testa a cilindri e pistoni fa infiammare i pensieri degli uomini

Ma è ora di sfatare anche qualche mito rifacendomi al sondaggio che ho letto un po’ di tempo fa su “Moto.it”.

Partiamo dal primo punto che mi fa molto sorridere perché gli uomini sono convinti che se una donna va in moto, la passione le è stata passata di sicuro dal suo boyfriend e invece…

Dai dati del sondaggio, emerge che l’interesse delle donne per le due ruote nasce in giovane età: per il 47,12 % tra i 14 e i 16 anni (come nel mio caso!) e per il 20,42% tra i 17 e 24% ma soprattutto il il 64,05% delle intervistate dichiara che non è stata una scelta influenzata dal partner.

Se mai ci fosse “lo zampino” di un uomo speciale per le bikers italiane, forse quello è il papà.

Altro mito da sfatare  è quello che si rifa’ un po’ alla storiella della “volpe e l’uva”…

Le donne in moto, spesso da alcuni uomini (che non vengono considerati…) o dalle poche femminucce un po’ invidiose o semplicemente gelose del commento carino fatto dal loro fidanzato alla vista della biker… vengono definite troppo mascoline. 

Da sondaggio, quando si tratta di femminilità e vita di coppia: l’80,42% delle bikers afferma che la moto non fa rinunciare alla femminilità.

Già perché, come per me credo valga anche per le altre biker, la moto è semplicemente un amore come  può essere quello per la cucina o per uno sport.

Le donne vanno in moto esattamente per lo stesso motivo per cui lo fanno gli uomini, passione allo stato puro!

E comunque la maggior parte delle donne è pro bikers in rosa e vi posso dire in tutta sincerità che con un’esperienza di 25 anni di scenette ai semafori degne di un film, i complimenti che mi inorgogliscono di più sono quelli al femminile.

Sono le donne che mi fanno sentire super femminile, donne anziane al semaforo che alzano il pollice con sguardo di ammirazione o ragazze poco più che ventenni che mi fermano intanto che scendo dalla moto e mi dicono “brava. Bellissimo vedere delle donne in moto!” o ancora il sorriso di ammirazione di una signora elegante che guarda il mio tacco intanto che sono ferma al semaforo…

A 12 anni all’ oratorio ho insistito con un amichetto per imparare a guidare la vespa e così è nata la passione fatta di vento nei capelli (all’ora il casco non era obbligatorio), amore per la velocità e grande sensazione di libertà.

Non mi importava nulla di chi avesse approvato o meno la mia scelta ma, qualche anno più tardi, ho risparmiato fino all’ultimo euro e alla fine ho comprato la mia prima moto vera e senza dire nulla al mio povero papà medico un po’ in pensiero per questa figlia così appassionata di moto.

Gliela portai direttamente al lago da Milano in quel 13 gennaio, con un freddo esagerato davvero.

La moto, sempre la mia seconda vita.

Di |2018-11-15T18:09:44+01:0015 Novembre 2018|Love|2 Commenti

2 Commenti

  1. Luigi 15 Novembre 2018 al 23:52 - Rispondi

    Mi sono divertito molto a leggerti. Da un lato un umorismo senza sosta, fatto di battute e controsensi che fustigano tutti i luoghi comuni più pop; dall’altro, una specie di «Milano, città metropolitana come metafora», specchio di un mondo di cambiamenti e mode.
    Hai saputo con ironia, femminilità e sagacia comunicare i piaceri del corpo, della mente, come cose normali e preziose allo stesso tempo, restituendo gusto, emozione e sensualità all’uso della moto fatta da una donna.
    Ma forse dietro ogni grande amore [la moto, la libertà] trovi solo grandissimi «nonostante tutto>> sono una donna.
    Questo è un pezzo per femmine che vorrebbero e maschietti sempre attenti alle motocicliste con tacco 12. È un pezzo per quelle che da grandi governeranno il mondo ma adesso non riescono ancora a crederci e invece dovrebbero e tu ne sei la prova. È un post per quelle che non si vergognano a dire che hanno la fantasia della moto con la grazia della sensualità in contrasto alla mascolina virilità. Per quelle che non hanno paura di niente. Pura delizia dissacrante. Brava!

    • Terry 16 Novembre 2018 al 10:06 - Rispondi

      Caro Luigi innanzitutto grazie per questa recensione che legge cose che non ho detto.
      Sono contenta che ti sia divertito perchè vuol dire che ho trasferito una parte “sempre felice” della mia vita di tutti i giorni, la passione per la moto e anche solo per quel tratto casa-ufficio.
      Per il resto è vero “nonostante tutto” sono una donna anzi una femmina con tutte le altre passioni e le fragilità di quelle che fanno magari le “gattine” e vanno a piedi. un bacio!

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