L’AMORE NON SI SCEGLIE. CHE FREGATURA!

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Non si può scegliere di amare qualcuno, lo si ama e basta, è il cuore a decidere e a volte, non è come sembra. E stavolta vorrei fare un esempio concreto. Usare una storia vera con nomi inventati ma che rende l’idea e mi da modo di affrontare un po’ di concetti… come il fatto concreto che l’amore vero non è mai “dipendenza” o che quello che chiamiamo “momento migliore” è semplicemente un alibi per non guardare in faccia alla realtà…

Parliamo di una lei che chiamerò Laura, 25/30 anni, un sacco di interessi viaggi, sport e cambiamenti di vita dall’università al primo posto di lavoro…e  che dopo 6 anni, decide di troncare la sua storia d’amore con Piero.

Laura, ha il coraggio di mollare (nonostante lui sia l’ ”uomo perfetto” e le abbia proposto di andare a convivere), lascia  una vita che non le appartiene più…capita.

Da lì molte storie più o meno belle ma che comunque arricchiscono il bagaglio di esperienza e consapevolezza … Della serie “vabbè non siete gli uomini della mia vita ma grazie a voi so cosa non voglio assolutamente per me.”

Un pò diciamo.. guardare il lato positivo della vita di tutte quelle persone “di passaggio”, che spesso non ci portano a nulla. Dove nessuno dei due investe realmente qualcosa all’interno del rapporto che è destinato quindi a morire con la stessa facilità con la quale è nato. Ma poi  nella vita di Laura arriva un fulmine che si schianta su di lei dal nome  Luigi.

 E come in tanti di noi, anche lei dice alla migliore amica una frase “Dal momento stesso in cui ci siamo conosciuti, non ci siamo più allontanati.” …E fin qui: FIGATA!

Perché tutti noi aspettiamo per noi quella persona in grado di rubarci il pensiero e scombussolare tutto in positivo, soprattutto dopo lunghi periodi di “apatia sentimentale” o comunque di una serie di conoscenze che si rivelano solo dei tentativi falliti di un ipotetico “noi”.

Finalmente una persona che porca miseria sembra “perfetta”!

E quindi racconti alla tua amica del cuore: “Da subito …Una complicità che non sentivo da anni Cose semplici: un gelato, balli in salotto, baci infiniti, film, coperta & chiacchiere, svegliarti facendo l’amore … una complicità fisica e mentale e un’ intesa che si percepisce forte anche all’esterno.”

E allora… Qual è il problema?

Il problema è che la nostra amica Laura, in maniera del tutto consapevole ad un certo punto (nonostante il “filtro rosa” che abbiamo nei momenti di coinvolgimento), usa una parola che è chiaramente un campanello di allarme “DIPENDENZA”,  perché per come la penso io e per come ho già scritto in altri pezzi,  credo che questa parola non sia e non porti a nulla di sano.

“Quando ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a frequentarci lui era distrutto, non solo per aver perso quella che pensava fosse la donna della sua vita, ma anche e soprattutto per una serie di colpe che si attribuiva, E così in brevissimo tempo ha sviluppato una sorta di dipendenza da me.  Sono stata la sua confidente, la sua amante e la sua migliore amica per mesi..”

Ecco, dopo aver elaborato queste parole, ho sentito proprio le campane di tutti i campanili dell’universo suonare anziché “il campanello d’allarme”.

Da un lato c’è Laura, pronta a rimettersi in gioco dopo anni di solitudine e amor proprio in cui sa benissimo chi è e cosa vuole e dall’altro lato Luigi, che senza prendersi il giusto tempo e senza affrontare realmente la rottura di una relazione importante, si è buttato a capofitto in un “chiodo schiaccia chiodo”, un classico per colmare l’assenza e la solitudine che si crea istantaneamente e così.. E’ stata una frequentazione mai sfociata in una storia d’amore, ma interrotta bruscamente da lui con quei classici silenzi e quella tipica arma (spesso maschile) che io chiamo  Mister Udinì… sparire all’improvviso, come rapiti dagli alieni…

Sì perché una volta prosciugate tutte le energie positive della nostra Laura, quando ormai non serve più,  semplicemente viene buttata nel cestino e lui è pronto così ad andare alla ricerca di qualcosa di più leggero e meno impegnativo.

 Concetto uno.

Non siamo salvagenti ma persone.

Della serie che non spetta a noi risolvere le questioni personali degli altri, non spetta a noi tentare di fare ordine nel loro cuore e nella loro testa. Non siamo neanche dei cerotti pronti all’uso da applicare sulle ferite. Le ferite si leccano da soli!

E’ necessario capire quanto facciano male ed è necessario soprattutto prendersi del tempo per curare quel taglio, metterci dei punti e aspettare che guarisca, senza voler tenere vicino una persona solo per sentire meno dolore e aiutarci a soffiare sul taglio.

Fa un male porco lo so e tutti prima o poi ci passano ma qual è l’alternativa? Attaccarsi continuamente ad altre persone senza nemmeno provare a stare soli con le proprie paure?

A nessuno piace soffrire ne scavare a fondo dentro di sé perché significherebbe aggiungere male su male, significherebbe cercare risposte e quindi farsi domande, capire… E non è facile ma non esiste altra strada per ricominciare davvero.

Bisogna tirare fuori una dote, il coraggio perché affrontare la tempesta è il primo modo per provare a superarla. Cercare continuamente riparo cercando di uscirne immuni è da vigliacchi verso sé stessi e da egoisti verso chi ci sta accanto.

Concetto due.

Ad un certo punto la nostra amica dice “Ci siamo conosciuti in un momento sbagliato, quando lui non era pronto a me.” Vorrei rispondere con una frase molto semplice in cui credo: “Non esistono momenti giusti o sbagliati, esistono solo cose che vogliamo davvero e cose che non vogliamo. Punto.”

Quindi basta giustificare sempre tutto. Smettiamola di credere che le persone non siano pronte a noi perché non è vero. Semplicemente non siamo noi ciò che vogliono, la questione sta nel volere la stessa cosa e andare nella stessa direzione.

La cosa assurda è che laura, pur non vivendo concretamente questo amore e pur sapendo che non è corrisposto, sia rimasta ferma lì a Luigi, che nel frattempo ovviamente continua la sua vita altrove e con altre persone. Lei non riesce più a dare spazio a nessuno, con addosso la paura per un sentimento come l’amore che dovrebbe solo fare bene, fare stare meglio e non fare del male, così come i rapporti (e parlo di amicizia) che scegliamo di coltivare.

Non è colpa dell’amore, del sentimento in sé.. ma delle persone che non sanno minimamente cosa sia davvero.  E’ colpa di chi pensa solo a soddisfare i propri bisogni attraverso cuori generosi come quello della nostra Laura e attraverso tutte quelle persone capaci di donare senza misura tutto ciò che hanno da dare.

Concludo dicendo che bisognerebbe imparare a mettere dei punti e ad andare a capo con l’idea di provare almeno a cambiare qualcosa, piano piano, elaborando anche i nostri errori ma nel concreto, partendo anche da piccole cose, quelle nostre piccole cose che mettiamo da parte per fare spazio a persone come Luigi, che arrivano e prendono tutto quello che c’è da prendere e poi spariscono.

Queste persone saranno sempre emotivamente lontane da noi e dal nostro concetto di amore. Stare insieme non significa colmare i vuoti lasciati da chi ci ha preceduti o da emotività irrisolte, stare insieme significa costruire su un terreno livellato. Significa alimentare quel sentimento con la stessa intensità, non mettendosi a fare da traino e sperando in un cambio di rotta.

Laura parla di felicità persa senza di lui… Ma invece l’unica felicità che ci perdiamo è quella che ci togliamo ogni giorno, rimanendo fermi nello stesso punto con la stessa convinzione che le cose sarebbero andate diversamente se solo ci fossimo incontrati nel momento giusto.

Sappi Laura o chiunque stia leggendo e si trova in una “situazione simile” che sei sopravvissuta altre volte e sopravviverai anche questa e con le tue forze. Luigi invece probabilmente continuerà a sopravvivere solo aggrappandosi agli altri senza aver mai quel bellissimo privilegio di conoscere sé stesso.

Conoscere se stessi e fare i conti con il nostro io è doloroso ma solo così avrai modo di vivere con quella bellissima sensazione che si chiama libertà interiore che ti permette di non dipendere da nessuno.

E’ quella la vera felicità.

Di |2021-06-18T18:11:34+02:0018 Giugno 2021|Love|0 Commenti

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