La passione è un elemento che decisamente, fa la differenza in generale nella vita di ogni giorno ed in particolare, nello svolgimento di un lavoro.
La passione infatti è ciò che genera “entusiasmo”… quello stato d’animo che non annulla la fatica o lo stress, ma rende le salite che incontrerai molto più sopportabili perché ogni sacrificio, è fatto in nome di un progetto più grande o, per inseguire un obiettivo stimolante. Lavorare con passione, magari ottenendo un lavoro in linea con la propria formazione e le proprie aspirazioni, è un sogno perché riuscirai a lavorare non solo per necessità.
Una frase famosa recita “scegli un lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno, in tutta la tua vita”. Ma, oltre all’entusiasmo la passione genera il sorriso, il nostro biglietto da visita, il mezzo più immediato per creare empatia con chiunque tu abbia davanti e non serve nemmeno che questa persona sia vicino a te. il sorriso si sente anche dalla voce, dietro un cellulare.
Ed è lo stesso nello sport. Non sono certo nata con la passione per il calisthenics… ma leggendo storie di cambiamenti fisici che mi hanno ispirato e guardando video di dragon flag e verticali che raffiguravano gli obiettivi da raggiungere, le emozioni che avrei provato alla fine me ne sono innamorata perdutamente.
La passione genera passione e ci sono persone molto più brave di me…Per quanto mi riguarda credo di essere nata con il gene dell’entusiasmo. Metto la passione in ciò che faccio in automatico e lo uso come trucco per alleviare qualche fatica della vita. Alcune persone invece che ho avuto il privilegio di incontrare sono riuscite a vivere della loro passione e tre di loro li ho inseriti qui per farmi raccontare cosa sia per loro la “passione”.
Alan Fiordelmondo, paparazzo nel senso più innovativo e intelligente del termine (poi capirete perché…)
Mylene Cattelan, donna e imprenditrice appassionata per definizione che ha fatto della sua passione per i vigneti la sua attività aziendale.
Marco Rizzi, Hair stylist dalla prima volta in cui si tagliò i capelli.
Alan lo conobbi perché volevo fare un articolo dal titolo “una giornata da paparazzo”. Notandolo in TV, gli scrissi per intervistarlo in modo un po’ insolente e pensando: “tanto non mi risponderà mai è pure un bel tipo…” e invece ci mise due giorni (che praticamente mi ero pure dimenticata …) ma lo fece, ed era anche molto di più che un bel tipo.
Alan è l’evoluzione digital e imprenditoriale, di chi faceva il paparazzo negli anni ’60. Ha gli occhi vivaci quando ti racconta le sue avventure ma ha anche intuizione e coraggio, caratteristiche che gli hanno permesso di fare l’imprenditore.
La passione per il suo lavoro l’ha portato a rischiare la vita a Panama sulle tracce di Valter Lavitola e mi racconta: “Sono dovuto rimanere nascosto due giorni e dopo essermi rifugiato in ambasciata riuscii a rientrare in Italia”. Per Alan la passione è il gusto a cui non puoi rinunciare nella tua quotidianità. E’ il sapore che ti riporta indietro al tempo in cui da bambino provavi qualcosa e non avresti mai smesso di farla… e me la riassume così “Chi non vive di passione, assapora ma non gusta.
E’ stato Alan a farmi conoscere Mylene . durante un bellissimo evento proprio per il lancio del suo brand Myrò. Mylene nasce e viene cresciuta dalla mamma in mezzo alle vigne della Provenza, terra del rosè.
Per lei la passione è qualcosa di talmente intenso che è anche sofferenza.. e mi spiega: “se penso al mio brand, nato per essere il primo marchio registrato in Italia che produce solo vino rosato, lo confronto alla nascita di un figlio… stessi sintomi”. In soli due mesi da sola è riuscita a realizzare ciò che aveva progettato da due anni.. dal nome alla grafica fino alla strategia commerciale e marketing. Non ha un momento di passione in particolare da raccontarmi, perché la passione per lei è linfa vitale senza cui, si vivrebbe il nostro viaggio della vita, solo per metà. Di sicuro una persona che adotta una bimba in Etiopia e rimane con lei due anni in un paese dove i bimbi muoiono ancora di fame e di aids, non può che essere appassionata.
La miseria era in ogni dove e lei si alzava cercando di aiutare le mamme, i bimbi e lo faceva a partire dalle cinque del mattino senza un secondo fine, solo per la passione che la guidava. Per lei funziona così, passione sempre e in ogni ambito della sua vita, perché mi dice: “la potenza della passione ti rende invincibile”.
Marco, lo incontrai con sua moglie a calisthenics e, mi permetto di divagare un po’ con una riflessione.. Nello sport si è tutti sullo stesso piano, nessuna differenza di status, attività lavorativa, diversità di razza o religione un po’ come al mare democraticamente in costume.
E così appesi alle sbarre a faticare non sai e non ti interessa nemmeno l’attività di quello che ti sta accanto, fai team o sfidi il compagno per il gusto dello sport! Detto ciò.. Ho scoperto solo poco tempo fa che per lui la passione è ciò che ti fa tenere l’asticella sempre alta che ti permette di migliorare ogni volta.
Hair stylist e passione in lui si sono fusi da quando, ancora poco più di un bambino, andò ad aiutare un parrucchiere per riuscire a comprarsi un motorino e da li diventò il suo lavoro. Ha uno studio ma organizza eventi in ambito moda e lifestyle e mi racconta che se ha da fare qualcosa di importante, la notte precedente non dorme per l’emozione e mi spiega: “ Che qualcuno si affidi a me per la sua immagine, è per me una grande responsabilità e grande gratificazione”.
Le sfilate le ha iniziate a seguire a 17 anni e proprio a proposito dell’episodio mi racconta che alla sua prima, lo dovettero accompagnare mamma, papà e zia e appena finito dovette uscire subito visto che lo aspettavano mentre, con tutto quel “ben di dio”, avrebbe voluto rimanere a festeggiare.Per lui la passione è ciò che ti da la possibilità di metterti in gioco, sempre.
Storie, attività, persone diverse ma con un unico comune denominatore, meraviglioso: la passione, quell’ ingrediente magico che fa volare alto. La passione muove il mondo e fa rima con successo.
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